Targa in via Bezzecca
- R_PIANURA
Una lapide ricorda questo episodio della Resistenza: verso le ore 16 del 10 settembre 1943 l'esercito tedesco arrivò a Legnago chiedendo la resa del locale presidio militare. Il numero dei soldati presenti nella cittadina era diminuito dopo la metà di agosto in seguito all’ordine di portarsi a Milano per lo sgombero delle macerie e per il recupero delle opere d’arte sepolte sotto le rovine delle basiliche bombardate di S. Ambrogio e di S. Maria delle Grazie . Il contingente germanico entrato da ponte fior di Rosa, a sud del paese, si portò in via Roma; lì alcuni tedeschi disarmarono e malmenarono due soldati italiani di guardia all’ufficio delle poste, a quel gesto rispose il comandante del presidio legnaghese che arrestò due militari germanici. Fu a quel punto, evidentemente, che la situazione degenerò: i soldati della Wehrmacht aprirono il fuoco contro un gruppo di pontieri uccidendone uno e ferendone un altro; all’attacco tedesco risposero subito gli italiani e lo scontro che ne seguì durò circa una ventina di minuti; alla fine morirono un altro soldato italiano e un tedesco. Anche se la resistenza fu dopotutto abbastanza blanda impose comunque ai soldati del Reich di aspettare rinforzi che peraltro arrivarono quasi subito. A quel punto forti di alcuni carri armati e di autoblindo in breve tempo ebbero la meglio sul piccolo contingente italiano. A quanto pare, seguendo le Cronache di Maria Fioroni, quel breve scontro a fuoco poteva costare caro ai legnaghesi dal momento che il comando tedesco pensò subito di infliggere una punizione esemplare alla cittadina della Bassa; punizione che venne evitata solo grazie all’intervento del podestà Cesare Tonetti. Oggi i soldati italiani caduti sono ricordati da una lapide all'ingresso di via Bezzecca.
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