Statua di Onofrio Panvinio
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Onofrio Panvinio, nato a Verona il 23 febbraio 1530 e morto a Palermo il 27 aprile 1568, fu uno storico italiano fra i più importanti nell’ambito della storia romana ed ecclesiastica.
All’età di soli undici anni indossò le vesti agostiniane cambiando il nome da Giacomo a Onofrio. Sotto il cardinal Seripando, nel 1549, Panvinio fu chiamato a Roma, città simbolo della storia imperiale antica, dove i suoi studi ebbero una svolta cruciale. Sotto la protezione di Alessandro Farnese e di Pio IV divenne revisore presso la Biblioteca Vaticana. La frequentazione di Onofrio della corte papale lo aiutò ad approfondire i suoi studi, che si concentrarono soprattutto sull’analisi delle antichità romane. Fra le sue opere maggiori si ricordano i Commentarii ai Fasti (Venezia, 1558), con gli scritti illustrativi dei nomi antichi romani.
Sul basamento della statua si legge: Onofrio Panvinio.
L’opera risale al primo quarto del XVIII secolo. Posizionata su un piedistallo, la statua mostra lo storico nelle vesti di monaco agostiniano, con una mano sul petto e un braccio disteso sul fianco e con ai piedi dei libri. Il vibrante panneggio dell’abito crea giochi di luce che vivacizzano la superficie dell’opera. Originariamente la statua era ubicata nel convento degli Agostiniani di Sant’Eufemia: fu poi collocata, assieme alla statua di Enrico Noris, al di sopra degli archi che collegano il palazzo della Ragione al palazzo dei Capitanio, delimitando piazza dei Signori.
La statua raffigurante Onofrio Panvinio è opera di Domenico Aglio, detto il Gobbo (1665 1718). Nacque a Vicenza, città in cui intraprese l’arte scultoria sotto la guida di Orazio ed Angelo Marinali da Bassano, per poi trasferirsi a Verona. In questa città eseguì varie opere, quali, oltre alle statue del cardinale Enrico Noris e di Onofrio Panvinio, il Crocifisso in marmo per l’oratorio di Santa Maria della Disciplina e l’Assunta tra un gruppo di angeli sull’altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Organo.
Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
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Statua di Onofrio Panvinio
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