Statua di Michele Sanmicheli
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Michele Sanmicheli (Verona, 1486/88-1559), famoso architetto veronese, “eccellente architettore”, come riportato da Giorgio Vasari, fu colui che all’inizio del Cinquecento propose lo stile rinascimentale di matrice romana nell’Italia del nord.
Realizzò un’ampia gamma di architetture: chiese, cappelle, palazzi, ville, porte cittadine e fortificazioni. Poco sappiamo delle sue prime esperienze, ma è certo che si formò in un ambiente influenzato dall’arte antica. Sanmicheli si recò, inoltre, più volte a Roma, gravitando nel circuito frequentato da Bramante, Raffaello, Giulio Romano. Dalla fine degli anni Venti del XVI secolo fu Ingegnere delle fortificazioni al servizio di Venezia, inoltre si dedicò alla costruzione di varie architetture militari a Verona: porta Nuova, porta San Zeno e porta Palio. Sempre limitandosi alla città di Verona, oltre a tali costruzioni si possono inoltre segnalare, quali palazzi e architetture religiose di grande pregio: la cappella Pellegrini a San Bernardino; i palazzi Canossa, Bevilacqua, Lavezola-Pompei (ora sede del Museo di Storia Naturale), e Honorij-Guastaverza; la pergula del Duomo; la cupola e il campanile di San Giorgio in Braida; la facciata di Santa Maria in Organo; il progetto del Lazzaretto a San Pancrazio.
Alla base della statua si trova la scritta Michele Sanmicheli. Sul basamento: La società / di belle arti / e il Comune / nel 7 giugno 1874 / eressero (sul lato destro); Nato e morto / in Verona / 1484-1559 (sul lato retrostante); Grande / nella architettura / civile e religiosa / massimo / nella militare (sul lato sinistro).
La statua, datata nel 1874, posta su un alto basamento di impianto classicheggiante, rappresenta l’architetto in abiti cinquecenteschi, con braghe attillate, una corta tunica abbottonata sul davanti sovrapposta a una veste. Accanto, un frammento di pilastro sul quale è appoggiato il modellino di un bastione, mentre dall’altro lato, dietro il piede destro dell’artista, è posto un capitello ionico. Inizialmente il Comune aveva incaricato dell’opera lo scultore Innocenzo Fraccaroli, che presentò nel 1845 e nel 1853 due bozzetti in gesso, il primo dei quali, peraltro, ricorda nell’impostazione iconografica complessiva la statua in seguito realizzata da Troiani.
L’autore Giovanni Battista Troiani (Villafranca di Verona, 1844 - 1927), studiò all’Accademia di belle arti “Cignaroli” e lavorò poi anche a Firenze, Cagliari e negli Stati Uniti, principalmente per la committenza privata.
Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
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Statua di Michele Sanmicheli
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