Statua di Enrico Noris
- R_VERONA
- RATE_3
- FA_PARCHI_E_GIARDINI_STORICI
- FA_VIE_PIAZZE
- FA_MONUMENTI_EVIDENZE_STORICHE
- M_ITINERARI_STORIA_ARTE_CULTURA
- M_LOCAL_LIFESTYLE
- M_CHIESE_CASTELLI_MUSEI
Enrico Noris, battezzato con il nome di Girolamo (Verona, 29 agosto 1631 – Roma, 23 febbraio 1704), fu uno storico e teologo veronese, nonché cardinale presbitero sotto papa Innocenzo XII. In veste cardinalizia assunse il titolo di sant’Agostino e fu nominato bibliotecario della Biblioteca Vaticana.
La sua formazione avvenne a Rimini nel collegio dei gesuiti; in seguito entrò a far parte degli agostiniani, accogliendo i precetti dell’ordine e facendo sue le teorie di sant’Agostino sulla grazia e sulla salvezza eterna. Il suo originale e discusso approccio alla filosofia agostiniana gli procurò polemiche e soprattutto l’accusa di baianesimo e giansenismo, che portò al bando le sue opere. Fu insegnante di teologia e detenne la cattedra di storia ecclesiastica all’Università di Padova dal 1674 al 1692.
Sul basamento si legge la scritta Enrico De Noris. L’opera è datata nel primo quarto del XVIII secolo.
La statua era originariamente collocata nel convento degli agostiniani della chiesa di Sant’Eufemia a Verona, assieme alla statua dell’erudito Onofrio Panvinio. Le due opere sono documentate nel 1820 dallo storico Giovanni Battista Da Persico nell’atrio del Museo Lapidario Maffeiano. Entrambe furono poi trasferite in piazza dei Signori. Enrico Noris è raffigurato in veste cardinalizia, con l’usuale copricapo e con ai piedi un libro. La superficie dell’abito è mossa da panneggi che creano vivaci effetti chiaroscurali. Si nota una cura nella resa di alcuni dettagli, come quello dei bottoni dell’abito. La statua raffigurante Noris perse la mano sinistra a seguito del terremoto che colpì il Friuli nel 1976.
L’autore è Domenico Aglio, detto il Gobbo (1665-1718). Lo scultore nacque a Vicenza, città in cui ricevette i precetti della scultura sotto la scuola di Orazio e Angelo Marinali da Bassano. Si trasferì poi a Verona, dove eseguì varie opere, quali, oltre alle statue del cardinale Enrico Noris e di Onofrio Panvinio, la statua di santo Stefano sull’altare maggiore della chiesa omonima e l’Addolorata sull’altare maggiore della chiesa dei Santi Siro e Libera.
Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
Contatti
Statua di Enrico Noris
Piazza dei Signori ( Come arrivare )