Statua della Civiltà Italica
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La statua commemora le vittime dell’incursione aerea austriaca avvenuta il 14 novembre 1915, durante la Prima guerra mondiale. Le bombe, lasciate cadere dagli aeroplani austriaci, provocarono gravissime conseguenze sulla popolazione civile e causarono ventinove morti e diversi feriti. La maggior parte delle vittime fu causata da una bomba caduta in piazza Erbe, nel cuore della città, vicino al luogo dove sorge ora il monumento commemorativo.
Iscrizione frontale: Dal lvogo sacro / la civiltà italica / terra di libertà e givstizia / tende la spada; lato ovest: Qvi nemico elivolo / sv placida vita d’inermi / tra lvci d’arte e di storia / piovve arbaro fvoco; iscrizione retrostante: Dedicato il bronzo / xiv novembre mcmxx; lato est Compivto l’eccidio / xiv novembre mcmxv. Sulla base della statua si vede la firma E. Girelli.
La statua venne inaugurata il 14 novembre 1920, nel quinto anniversario del bombardamento.
Il monumento fu commissionato con pubblica sottoscrizione allo scultore Egidio Girelli ed è la prima statua in bronzo da lui modellata. L’opera suscitò polemiche al momento dell’inaugurazione in quanto priva originariamente di un’epigrafe; le attuali furono aggiunte solo nel 1926 ma non recano incisi i nomi delle vittime. La statua, che si eleva su un basamento marmoreo, rappresenta una figura femminile, in abiti antichi e armata di spada. Le sue forme risultano sciolte e ben interpretano, con il loro movimento che le rende vicine allo stile liberty, il sentimento di dolore, sofferenza e sacrificio, nonché quello di onore per le vittime dell’evento bellico.
L’autore è Egidio Girelli (Sommacampagna, 4 gennaio 1878 - Verona, 30 aprile 1972). Scultore veronese, studiò scultura presso l’Accademia di belle arti “G.B. Cignaroli”, dove in seguito divenne professore di scultura, perfezionandosi poi a Milano presso la Scuola superiore di scultura di Brera. Il modellato vigoroso, l’equilibrio delle forme e la concentrazione sulla figura umana costituiscono i tratti peculiari del suo linguaggio, carico di un realismo di forte intensità emotiva, che valse all’artista la partecipazione a varie edizioni della Biennale di Venezia. In provincia di Verona realizzò altri monumenti ai caduti, come quelli a Boscochiesanuova, Soave e Zevio.
Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
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Statua della Civiltà Italica
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