Statua dei Caduti per la Libertà
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La statua, dedicata ai caduti per la libertà, rappresenta un partigiano, un appartenente cioè a quei movimenti di resistenza formatisi durante la Seconda guerramondiale.
Iscrizione frontale: Ai caduti / per / la libertà.
Il monumento venne inaugurato il 25 aprile 1947.
L’autore è Mario Salazzari (Lugagnano di Sona, 1904 - Verona, 1993), scultore, poeta, musicista e partigiano combattente. Allievo dello scultore veronese Egidio Girelli all’Accademia di belle arti “Cignaroli”, fu uno degli artisti più attivi e prolifici a Verona. Autore di due dei gruppi equestri del ponte della Vittoria, realizzò vari monumenti ai caduti, tra cui quello nel quartiere di Borgo Roma e quello dedicato all’eccidio di Cefalonia a Verona. Agli inizi del 1946 Salazzari modellò la figura di un Partigiano, opera particolarmente sentita all’autore, per commemorare il rimo anniversario del 5 aprile, festa nazionale della Liberazione.
La statua rappresenta n soldato con un mitragliatore sulle spalle. L’opera stata paragonata al David di Michelangelo, iconografia utilizzata dall’ideologia fascista, della quale vengono però qui ribaltati i significati: il partigiano personificato in Davide abbatte infatti con l’astuzia il gigante nazi-fascista Golia. Rispetto all'opera michelangiolesca, inoltre, la figura del partigiano, alla modellazione fluida, risulta assottigliata e formalmente semplificata.
Fonte: guida "Le statue di Verona", progetto e cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
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