Piazza Garibaldi
- R_PIANURA
- FA_FONTANE
- FA_VIE_PIAZZE
- M_SPORT_OUTDOOR
- M_ITINERARI_STORIA_ARTE_CULTURA
- M_LOCAL_LIFESTYLE
Piazza Garibaldi deve il suo nome al condottiero Giuseppe Garibaldi che visitò Legnago l’anno successivo all’unificazione del Veneto all’Italia. Il giorno della sua venuta a Legnago (10 marzo 1867) il generale soggiornò all’albergo Paglia che si affacciava su quella che diventerà appunto Piazza Garibaldi. L’edificio fu distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia Frattini, che possedeva la struttura, donò a Maria Fioroni gli arredi originali della stanza nella quale Garibaldi aveva dormito che oggi si possono ammirare ricollocati all’interno del Museo della Fondazione Fioroni, nella sala dedicata all’“eroe dei due mondi”. Sulla facciata dell’edificio ricostruito dalle macerie del vecchio albergo rimane invece una targa che commemora l’avvenimento.
La piazza, nata come spazio aperto interno a servizio di una delle porte urbiche della cinta muraria cinquecentesca di Legnago, è divenuta, a partire dalla fine dell’Ottocento, il cuore della città. Il 1887 infatti fu un anno capitale per la storia urbanistica di Legnago. La demolizione del primo tratto di mura tra Porta Mantova e Porta Ferrara segnò l’inizio di una vera e propria rivoluzione edilizia. Piazza Garibaldi, una volta demolita Porta Mantova, fu prolungata in modo da formare un corso di circa duecento metri, l’attuale Corso della Vittoria. A ricordo delle demolizioni rimangono due iscrizioni murate sull’edificio nell’angolo sud-ovest della piazza. E’ inoltre possibile seguire ‘virtualmente’ le strutture della porta urbica mediante il disegno della pavimentazione, realizzato con basoli di differente colore (il bianco ricalca le mura dell’edificio, i ciottoli il corso d’acqua che scorreva al di fuori delle mura e sul quale passava il ponticello di ingresso in città).
Nel 1924 fu terminato il cosiddetto “palazzone”, il primo condominio di Legnago, che ancora oggi, dopo essere scampato ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, campeggia in fondo a Piazza Garibaldi e chiude idealmente la scena. Di fronte ad esso nel 1986 è stata collocata la fontana con l’imponente scultura astratta raffigurante il sole firmata da Giò Pomodoro.
Orari di apertura
Sempre aperta.Contatti
Piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi ( Come arrivare )