Piazza Erbe
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"Per la sua struttura urbana e per la sua architettura, Verona è uno splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi che si sono succeduti".
Una miscellanea di elementi artistici, storici e architettonici sapientemente assemblati e incredibilmente ben conservati: tutto questo è Verona, tutto questo è, in particolar modo, Piazza Erbe. Uno dei salotti a cielo aperto più amati al mondo, le cui mura sono costituite dagli antichi palazzi risalenti alle diverse epoche che hanno caratterizzato la storia della città. Piazza Erbe è la piazza più antica della nostra città e sorge sull'area del foro romano. In quell'epoca essa era il centro nevralgico della vita sociale, economica e politica di Verona.
Il lato nord della piazza si caratterizza, al giorno d'oggi, per la vivacità della folla che ne anima bar e ristoranti, rendendolo una piacevole e raffinata vetrina con vista sul cuore della città scaligera. Esso è occupato dall'antico palazzo del Comune, dalla suggestiva Torre dei Lamberti, dalla Casa dei Giudici e dalle case dei Mazzanti, affascinante agglomerato di edifici di varie epoche dei quali non si possono non ammirare gli splendidi affreschi ottimamente conservati, testimonianza del cinquecentesco soprannome di Verona "urbs picta", dovuto all'abitudine, appunto, di abbellire case e palazzi con meravigliosi affreschi.
Il lato ovest, il più piccolo, è chiuso dal barocco Palazzo Maffei, adornato da varie statue di divinità della mitologia greca. Il lato nord-ovest della piazza fonda sul Campidoglio romano, che guardava verso il Foro. Molte abitazioni conservano resti di pitture a fresco. Protagonista del lato sud è la Casa dei Mercanti (Domus Mercatorum), edificio simbolo del Medioevo veronese. Le altre case, più anonime, ricordano per il rapporto altezza-larghezza le case-torri di origine comunale.
Grande protagonista al centro della piazza è la fontana con la statua di epoca romana di Madonna Verona (380 d.C.), che tiene tra le mani il cartiglio con il vecchio motto comunale: “a questa città portatrice di giustizia e amante di lode”.
Puntellano la piazza, quasi come personaggi di un romanzo, l'antica Tribuna del XIII secolo, l'imponente colonna portante il leone di San Marco, simbolo della Serenissima, e la statua dell'amato poeta emblema letterario della veronesità, il grande Berto Barbarani, che sul limitare della piazza, in prossimità di via Cappello, vigila sul perenne via vai di veronesi e stranieri, quasi a voler loro eternamente sussurrare parole d'amore per la sua, per la nostra, bella Verona.
FAQ
Perché si chiama Piazza delle Erbe?
La piazza assume questo toponimo a partire dal XIV sec., quando nel luogo sorgeva un piccolo mercato con frutta e verdura, ampliato ai giorni nostri con la vendita di souvenir ed abbigliamento.
A cosa serviva il capitello in marmo bianco al centro della piazza?
Il luogo era utilizzato dai governanti per i proclami alla cittadinanza. Inoltre, alla sua base sono scolpite alcune importanti unità di misura medioevali.
Chi raffigura la statua che sorge nel fulcro della piazza?
In Piazza Erbe si trova la statua di “Madonna Verona” collocata nella fontana al centro della piazza. La statua, costruita per volontà di Cansignorio della Scala, rappresenta una figura di donna che incarna lo splendore ed il prestigio di Verona.
Il monumento è accessibile per persone con disabilità?
La piazza è completamente accessibile.
E' possibile accedere al monumento con animali?
E' possibile transitare rispettando le norme specifiche in vigore.
Contatti
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