Palazzo del Governo (del Podestà)
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Detto anche di Cangrande, fu costruito all’inizio del XIV sec., ma venne più volte rimaneggiato. L’ultimo restauro del 1929-30 ha tentato di restituirgli (attraverso abbattimenti di parti di epoche diverse, il ripristino della merlatura e l’inserimento di elementi architettonici consoni) le strutture medievali, di cui rimanevano significativi esempi nel cortile.
Anche questo palazzo è in realtà un complesso di diversi fabbricati, sviluppato intorno a una corte interna rettangolare, con loggia a due ordini con portico, edificata nel XIV sec. da Cansignorio; le pareti delle stanze della loggia erano completamente coperte dai dipinti di Jacopo Avanzi e Altichiero (i due massimi pittori veronesi del ‘300). Dei gruppi di affreschi dei due autori è stato trovato solo il Partimento di Medaglie dell’Altichiero, staccato nel 1967, restaurato e ora conservato presso il museo degli Affreschi.
Nel 1533 il podestà veneziano (che qui aveva la sua sede) commissionò a Michele Sanmicheli il portale dell’ingresso sulla Piazza, fatto a somiglianza dell’Arco dei Gavi. Centro fondamentale della cultura trecentesca a Verona, grazie al mecenatismo della famiglia della Scala, vi furono ospiti Dante e probabilmente anche Giotto.
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