Verona Romana
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Durata: 4 ore (circa)
Lunghezza: 3.5 chilometri
Difficoltà: facile
Punti d'interesse dell'itinerario: Arco dei Gavi | Porta Borsari | Sito archeologico degli Scavi Scaligeri | Ponte Pietra | Teatro Romano | Porta Leoni | Anfiteatro Arena
Per il nostro tour alla scoperta della Verona romana ci lasciamo condurre da un personaggio del passato. Gavia Maxima era un membro di un'antica famiglia romana di origine plebea, la Gens Gavia, ed è pronta ad accompagnarci attraverso l'ordinato reticolo ortogonale di strade che caratterizza la città.
Immaginate di essere nell’avanzato I secolo d.C., quando Verona è uno dei più importanti centri dell’Italia settentrionale, ben collegato alla rete stradale e, soprattutto, reso elegante e imponente da un programma edilizio di ampio respiro, di cui restano ancor oggi visibili le vestigia.
Incontriamo Gavia di fronte all’Arco dei Gavi, su quella che era l'antica via Postumia (oggi corso Cavour), importantissima arteria che attraversava tutta l’Italia del Nord, collegando i porti di Genova e di Aquileia.
Oggi il monumento si trova in posizione diversa da quella originale, a fianco di Castelvecchio, e nasconde un piccolo tesoro: sulle pietre corrose dal tempo ai suoi piedi è possibile vedere i solchi delle ruote dei carri, segno indelebile della storia romana a Verona.
A dire il vero non conosciamo l’esatto legame di parentela fra Gavia e i costruttori dell’arco: quello che sappiamo di lei è che ha donato alla città una somma molto elevata per la costruzione di un acquedotto (come testimonia un'iscrizione murata in una casa in via Rosa, non lontano da piazza Erbe).
Lasciato l’Arco, il nostro personaggio prosegue la sua passeggiata attraversando Porta Borsari, uno degli ingressi principali alla città. La porta è parte di una cinta muraria di 940 metri, che verrà rinforzata ed ampliata più tardi, nel III secolo d.C., dall’imperatore Gallieno.
Una volta entrata, Gavia si trova nell’arteria principale della Verona romana, il decumano massimo, circondata dalla folla che si appresta a raggiungere il cuore pulsante della città: il Foro, l’attuale Piazza Erbe, una vasta area che al tempo accoglieva il Capitolium, la curia, la basilica e numerose tabernae.
Del Foro e del complesso capitolino sono oggi visibili pochi resti. Gavia ci invita a scoprire qualche resto di edifici adiacenti al foro al vicino Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, oggi chiuso al pubblico. Il Foro è affollato di persone che provengono anche dal cardo massimo (l’attuale via Cappello). Qui si trovano i più importanti edifici pubblici, per attività di tipo commerciale, politico-amministrativo e religioso.
Gavia ci aiuta a destreggiarci tra la folla e ci conduce, con una piacevole passeggiata, al Teatro Romano al di là dell’Adige, attraverso Ponte Pietra. Vediamo con Gavia anche il Ponte “Postumio”, naturale prosecuzione della via Postumia, della cui esistenza oggi sono rimaste solo poche tracce. Il Ponte funge anche da acquedotto per portare alla città le fresche acque di Montorio, come dimostrano i grossi tubi in piombo oggi esposti nell’ingresso del vicino Museo Archeologico.
Il Teatro Romano si presenta a Gavia con un effetto scenografico senz’altro imponente: si estende infatti con terrazzamenti successivi dalla riva del fiume Adige alla cima dell’attuale colle di San Pietro, culminando con un tempio! Anche per noi oggi la visita è altrettanto suggestiva per l’imponenza dei resti archeologici, la particolare posizione e l’interessante complesso museale.
La storia di Gavia, o meglio della sua famiglia, si intreccia anche a questi luoghi: sui pilastrini della loggia ad archetti che sovrasta il teatro troviamo iscrizioni che citano famiglie importanti dell’epoca tra cui quella dei Gavii, probabilmente riserve permanenti di posti per spettacoli.
Proseguiamo con la visita al Museo Archeologico, ricco di interessanti reperti e programmiamo per la serata una suggestiva rappresentazione teatrale estiva sotto le stelle, in riva allo storico fiume.
La giornata di Gavia volge al termine e riattraversando Ponte Pietra ci dirigiamo con lei verso Porta Leoni, l’altro monumentale ingresso alla città del quale oggi è visibile solo una parte della facciata. Dalla porta gettiamo uno sguardo in basso ai vicini scavi, grazie ai quali aggiungiamo altri dettagli della Verona dei tempi della nostra compagna di visita.
Non possiamo che concludere il nostro tour arrivando in Arena, monumento emblema di Verona, che al tempo di Gavia si trova fuori dalle mura della città. L’Anfiteatro è maestoso ed è in grado di accogliere circa 30.000 spettatori. Gavia ci racconta dei recenti combattimenti dei gladiatori e delle cacce alle belve feroci portate dall’Africa. Fortunatamente nulla resta della crudezza e della rumorosità di quegli spettacoli e noi possiamo goderci una visita tranquilla al monumento e, nel periodo estivo, un’indimenticabile serata musicale!
Itinerario a cura dell'Ufficio Cultura e Turismo - Comune di Verona.
Per informazioni
Verona Tourist Office - IAT Verona
Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica
Via Leoncino, 61 - (Palazzo Barbieri, angolo Piazza Bra)
37121 Verona