Verona Rinascimentale
- R_VERONA
- FA_TOUR_VISITE_GUIDATE
- M_CHIESE_CASTELLI_MUSEI
- M_ITINERARI_STORIA_ARTE_CULTURA
- M_MUSTS
Durata: 5 ore
Lunghezza: 4.1 chilometri
Accessibilità: parziale
Punti d'interesse dell'itinerario: Basilica di San Zeno | Chiesa di San Bernardino | Castelvecchio | Porta Borsari | Piazza delle Erbe | Piazza dei Signori | Complesso del Duomo | Ponte Pietra | Chiesa di San Giorgio | Chiesa di Santa Maria in Organo | Giardino Giusti
Vi presento Giacomo Maffei, la vostra guida alla Verona Rinascimentale, che vi aspetta di fronte alla Basilica di Zeno.
Giacomo, rappresentante di una solida casata veronese, è uno dei più importanti operatori lanieri del tempo ed è appena rientrato da una delle fiere che si tengono regolarmente a Bolzano, dove è riuscito a esportare in varie regioni della Germania i panni di lana per cui Verona è rinomata.
Dall’inizio del Quattrocento la città entra nell’orbita veneziana e vi rimane per quasi 400 anni: può contare così su una relativa stabilità politica e, grazie alle produzioni locali, su un certo benessere economico.
In campo artistico lo stile gotico cede il passo al Rinascimento e proprio nella basilica di San Zeno, Giacomo ci mostra la straordinaria Pala, realizzata alla metà del Quattrocento da Andrea Mantegna, su commissione dell’abate di origine veneziana Gregorio Correr, considerata come la prima pienamente rinascimentale dipinta nell’Italia settentrionale. Rimarrete affascinati dallo spazio e dalla prospettiva e vi sembrerà quasi di prendere parte a quel dialogo tra santi.
L’opera del pittore padovano rappresenta un punto di partenza ineludibile per gli artisti veronesi del tempo. Per dimostrarlo, la guida decide di accompagnarvi alla vicina chiesa di San Bernardino, che custodisce una ricca raccolta di opere dei maestri del periodo. Presso l'attigua biblioteca si trovano invece gli straordinari affreschi di Domenico Morone e di suo figlio Francesco.
Per seguire in modo più approfondito l’evoluzione dell’arte pittorica rinascimentale veronese, che rende omaggio a Mantegna, ma sviluppa anche una propria identità intensa e affascinante, una visita al vicino Museo di Castelvecchio diventa indispensabile!
Il nostro “laniere” si affretta a raggiungere l’aristocratico corso Cavour per mostrarvi con orgoglio due palazzi del Cinquecento, Palazzo Canossa (alla nostra sinistra) e Palazzo Bevilacqua (poco più oltre, dalla parte opposta), pregevoli esempi di architettura rinascimentale del veronese Michele Sanmicheli. L’architetto deve la sua fama non solo ad architetture civili, ma anche e soprattutto a opere di carattere militare, come Porta Nuova, Porta San Zeno e Porta Palio, che la vostra guida vi invita a vedere al termine della passeggiata.
Superando Porta Borsari percorrete il corso, fino ad arrivare a Piazza Erbe, dove Giacomo vi chiede di alzare lo sguardo e di ammirare gli splendidi affreschi delle Case Mazzanti, raffiguranti scene mitologiche ed allegoriche. I colori sono talmente vividi e tanti erano i palazzi cittadini abbelliti da facciate affrescate, che potete comprendere il motivo per cui al tempo Verona era chiamata urbs picta, città dipinta.
Due passi ancora e siete nella vicina Piazza dei Signori dove trovate la Loggia del Consiglio, chiamata anche Loggia di fra’ Giocondo, famoso architetto e frate veronese a cui più tardi venne erroneamente attribuita l’opera.
Giacomo decide a questo punto di meravigliarvi con una visita al Duomo. Nella navata di sinistra, presso la cappella Cartolari-Nichesola, vi fa un gran regalo: vi trovate davanti all’Assunzione della Vergine di Tiziano.
Lasciate il Duomo e giunti all’Adige immaginate l’indaffarata vita cittadina del tempo, di cui il fiume è protagonista indiscusso, percorso da zattere cariche di merci e animato dalla presenza di mulini. Le produzioni locali grazie a questa via di comunicazione e a un’intensa attività mercantile, di cui Giacomo è un fiero esponente, approdano ai mercati più lontani.
Dal Ponte Pietra, l’ansa scenografica del fiume ci restituisce una bella immagine di Verona, sullo sfondo la chiesa di San Giorgio in Braida, con la sua maestosa cupola attribuita da Giorgio Vasari a Michele Sanmicheli. La chiesa è uno scrigno di capolavori, tra cui il martirio di San Giorgio di Paolo Veronese, che da solo merita la breve passeggiata.
Tornando sui vostri passi e mantenendo il fiume alla vostra destra raggiungete la chiesa di Santa Maria in Organo. La facciata è frutto dell’ennesimo intervento dell’architetto Sanmicheli, ma è all’interno che troverete una sorpresa che vi lascerà d’incanto: le tarsie lignee di fra’ Giovanni da Verona nel coro e sugli armadi della sagrestia, dal Vasari definita la più bella sagrestia in Italia.
Giacomo Maffei si congeda suggerendovi, dopo la lunga camminata, di concedervi po’ di riposo nel vicino Giardino Giusti. Mentre lui torna ai suoi affari, abbandonatevi alla tranquillità e alla bellezza del parco.
Itinerario a cura dell'Ufficio Cultura e Turismo - Comune di Verona.
Per informazioni
Verona Tourist Office - IAT Verona
Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica
Via Leoncino, 61 - (Palazzo Barbieri, angolo Piazza Bra)
37121 Verona