Le statue raccontano...
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Durata: 2 ore
Lunghezza: 2.5 chilometri
Accessibilità: parziale
Punti d'interesse dell'itinerario: Piazza Bra e le sue statue | Anfiteatro Arena | "Frutto Oggetto Scultura" | Statua di Emilio Salgari | Statua di Giulietta | Piazza delle Erbe e le sue statue | Piazza Indipendenza e le sue statue | Statua di Johann von der Schulenburg | Piazza dei Signori e le sue statue | Corso Cavour e le sue statue
Itinerario realizzato sulla base della guida "Le statue di Verona", progetto a cura di Luca Leone, pubblicata ad agosto 2015 con il sostegno del Comune di Verona.
Un modo alternativo per visitare il centro storico di Verona può essere quello di concedersi una piacevole passeggiata seguendo le statue che abbelliscono strade e piazze e che spesso vengono trascurate dall’occhio del turista, anche quello più attento!
Sono statue che raccontano di quei personaggi celebri, scienziati e poeti, che hanno reso Verona illustre, o di quei protagonisti che hanno scritto le pagine della storia.
L'itinerario parte in compagnia di un grande drammaturgo, che ha scelto Verona come scenario della sua tragedia più celebre: “Romeo e Giulietta”. Avete già capito di chi si tratta? Siamo di fronte a William Shakespeare in persona, il cui busto si trova ai Portoni della Bra, in prossimità del Museo Lapidario.
Alle vostre spalle si apre Piazza Bra e avvicinandovi scorgete ben presto un'imponente scultura bronzea, in sella al suo destriero. È Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia che ci scruta dall’alto.
Poco più avanti incontrate la statua dedicata ai Caduti per la libertà, raffigurante un partigiano: tributo a coloro che si sono immolati per la patria.
Siete ormai giunti in prossimità dell’Arena: approfittatene per darle un’occhiata da vicino. Mentre costeggiate l’anfiteatro, alla vostra destra potete notare che è rimasto ancora un tratto dell’anello esterno che, piccola curiosità, viene chiamato “ala”.
Continuate la vostra passeggiata svoltando a sinistra, in via Anfiteatro, che vi condurrà poi in via Cappello.
Prima però fermatevi un istante in piazza San Nicolò, dove potete ammirare la particolare opera in bronzo “Frutto Oggetto Scultura”, creata dallo scultore Gino Bogoni: un frutto primordiale, di grande effetto plastico.
Arrivati all’incrocio con via Cappello, fate una piccola deviazione a destra, verso la Biblioteca Civica, per incontrare uno dei più amati scrittori italiani: Emilio Salgari, autore veronese di romanzi e saghe di avventure che hanno fatto sognare intere generazioni di bambini e non, come ad esempio “Pirati della Malesia”, nonché di personaggi celebri come Sandokan e il Corsaro Nero.
Ora è arrivato il momento di fare la conoscenza di un altro personaggio molto speciale, protagonista di una storia che ha reso Verona la meta per eccellenza di migliaia di innamorati: l’eroina shakespeariana Giulietta. Tornate indietro in via Cappello per raggiungere la famosa Casa di Giulietta. Qui è posta, dal 2014, una copia della statua che sostituisce l’originale realizzato da Nereo Costantini nel 1969, perché fortemente usurato dal continuo tocco dei visitatori. La leggenda tramanda infatti che, dopo aver toccato il seno della celebre fanciulla, si trovi il vero amore.
Procedendo poi su via Cappello raggiungete Piazza delle Erbe, cuore della città e luogo ideale per ospitare la statua del famoso poeta veronese Berto Barbarani, che seppe valorizzare il dialetto di Verona. Il suo sguardo sembra rivolgersi proprio al centro della piazza, in direzione della fontana di Madonna Verona, simbolo della città.
Se adesso girate a destra in via Cairoli e proseguite fino ai Giardini di Piazza Indipendenza, trovate un altro personaggio illustre ad attendervi: Giuseppe Garibaldi a cavallo, “l’eroe dei due mondi” che a lungo si batté per l’unificazione d’Italia.
Addentratevi nei giardini per ammirare l’opera in bronzo “Romeo e Giulietta, un sogno sospeso”, che conferma, ancora una volta l’importanza della tragedia shakespeariana per Verona. La statua infatti si situa nel pieno centro della città, tra la frequentatissima Casa di Giulietta e l’abitazione medievale conosciuta come Casa di Romeo.
Se ora vi voltate potete vedere, sul muro esterno del Cortile del Tribunale, i memoriali dedicati a patrioti e politici italiani di spicco quali Cesare Battisti, Giacomo Matteotti e Benedetto Cairoli, mentre nell’arcovolo trovate l’edicola marmorea con il busto di Felice Cavallotti, un’altra importante figura politica del nostro Paese.
All’interno del Cortile ammirate la statua di Johan Von der Schulenburg, un condottiero tedesco che servì la Repubblica di Venezia, difendendo anche l’isola di Corfù dall’assalto delle forze turche e che fu governatore militare a Verona, dove morì.
Da qui il passo è breve per raggiungere Piazza dei Signori, in cui ci accoglie la statua di Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore della Divina Commedia, che durante il suo esilio trovò rifugio a Verona presso Bartolomeo della Scala, fratello di Cangrande.
Volgiamo ora lo sguardo verso l’alto e scorgiamo, affacciate sulla piazza, alcune statue di uomini importanti per la città.
Al di sopra dell’arco che collega il Palazzo della Ragione al Palazzo del Capitanio, ci osserva lo storico veronese Onofrio Panvinio.
Sulla sommità della Loggia del Consiglio vediamo cinque statue di uomini illustri originari di Verona: l’architetto Marco Vitruvio Pollione, il poeta Gaio Valerio Catullo, lo scrittore e naturalista Plinio il Vecchio, il poeta didascalico Emilio Macro e lo storico Cornelio Nepote.
Sull’arco che collega la Loggia del Consiglio e la casa della Pietà, si erge la statua di Girolamo Fracastoro, medico e astronomo veronese. La leggenda vuole che la sfera che regge in mano e che rappresenta il mondo cada sulla testa del primo galantuomo che vi passi sotto.
Sull’arco che da piazza dei Signori immette al volto Barbaro si trova Scipione Maffei, letterato e figura di spicco dell’ambiente culturale veronese. Attraversate infine l’arco tra Palazzo della Ragione e la Domus Nova, dove è posta la statua di Enrico Noris, storico e teologo della città di Verona.
Raggiungete Piazza delle Erbe, passando sotto l’arco della Costa, che deve il suo nome a una costola di balena o forse di ittiosauro che da secoli vi è sospesa. Nell’attigua piazzetta XIV Novembre potete vedere la statua Civiltà Italica che commemora le vittime dell’incursione aerea austriaca del 14 novembre 1915, durante la Prima guerra mondiale. Il monumento sorge proprio vicino al luogo in cui un bombardamento provocò numerose vittime.
Mentre vi avvicinate a Palazzo Maffei, alzando lo sguardo verso la balaustra che ne sormonta la facciata, notate le Divinità, Ercole, Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva, che scrutano la piazza dalla loro posizione.
Girate ora a sinistra e percorrete Corso Porta Borsari fino alla famosa porta di origine romana. Attraversatela e, procedendo, troverete sulla sinistra, in Piazzetta Santi Apostoli, la statua di un poeta veronese, legato alla corrente del romanticismo nonchè politico e patriota del Risorgimento: il grande Aleardo Aleardi.
Proseguendo su Corso Cavour, alla vostra destra potete vedere uno dei più significativi palazzi del Rinascimento a Verona, Palazzo Canossa.
Fu eretto tra il 1530 e il 1537 su progetto del famoso architetto veronese Michele Sanmicheli, la cui statua è visibile in un’altra zona della città, ai giardini di Pradaval.
A ornamento della balaustra di Palazzo Canossa sono poste le Allegorie, otto statue che simboleggiano arti e scienze, come l’Architettura e la Storia, o virtù, come la Fedeltà e l’Onore.
Arrivate dunque all’inizio di via Roma, di fronte a Castelvecchio. Qui vi accoglie ill politico e patriota Camillo Benso di Cavour, primo Presidente del Consiglio italiano.
Continuando su via Roma incontrate l’opera in ferro battuto che ha come soggetto l’immagine stilizzata di un pilota su una moto da corsa, monumento dedicato a Bruno Ruffo, celebre motociclista e pilota veronese degli anni ’50.
Siete così giunti in prossimità del punto di partenza dell'itinerario, che vi ha permesso di conoscere solo alcune delle numerose statue della città.
Per chi avesse ancora tempo, non si può trascurare di menzionare i monumenti a personaggi del calibro di Paolo Caliari detto il Veronese, famoso pittore del Cinquecento, e di Cesare Lombroso medico e criminologo veronese, oltre al già citato architetto Sanmicheli. Queste opere abbelliscono alcuni giardini posizionati al di fuori dei tradizionali percorsi turistici, quali i Giardini della Giarina, i Giardini Cesare Lombroso, a San Giorgio e i Giardini di Pradaval, tutti un ottimo contesto per una piacevole sosta.
Per informazioni
Verona Tourist Office - IAT Verona
Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica
Via Leoncino, 61 - (Palazzo Barbieri, angolo Piazza Bra)
37121 Verona