Paolo Caliari, detto il Veronese
- REDAZIONALE
La città scaligera vanta i natali di uno dei più grandi artisti del Cinquecento, da tutti conosciuto come Paolo Veronese, ma il cui cognome originario era Caliari.
Da Verona a Venezia
Paolo Caliari, detto il Veronese, era nato a Verona nel 1528 e, prima di spostarsi a Venezia, centro artistico tra i più vivaci dell’epoca, si era formato nella città natale, dove ha vissuto fino al 1553. A Venezia ha poi passato la sua intera vita, dedicandosi alla pittura e diventando uno dei più prestigiosi artisti del suo tempo, con committenze dalle più alte cariche sia civili che religiose del Cinquecento nell’ambito della Repubblica Serenissima.
Dipinti monumentali e prestigiose committenze
Tra i lavori più importanti del Veronese ricordiamo le tele e le decorazioni di Palazzo Ducale e della Biblioteca Marciana a Venezia, gli affreschi all’interno della palladiana villa Barbaro a Maser, in provincia di Treviso, le sue monumentali tele raffiguranti le Cene evangeliche e il ciclo pittorico nella chiesa di San Sebastiano a Venezia, dove tuttora è sepolto il grande artista veneto.
Se siete interessati ad ammirare qualche opera del Veronese in città, il punto di riferimento è il Museo di Castelvecchio, dove trovate la Pala Bevilacqua Lazise e il Compianto su Cristo Morto. Alla chiesa di San Giorgio in Braida trovate invece la pala d’altare con il Martirio di San Giorgio, del 1566, e nella chiesa di San Paolo, che si trova proprio nel quartiere di Veronetta dove l’artista era nato, c’è la Pala Marogna.
Le grandi opere del Veronese si trovano oggi distribuite in alcuni dei musei più prestigiosi del mondo, come il Louvre a Parigi, la Pinacoteca di Brera a Milano e le Gallerie dell’Accademia a Venezia.
Verso la fine del XIX secolo la città di Verona, sull’onda dei sentimenti nazionalisti che spingevano a una progressiva riscoperta delle glorie locali, ha deciso di dedicare all’artista una statua, realizzata dallo scultore Romeo Cristani, che inizialmente era stata collocata di fronte alla chiesa di Sant’Anastasia e che dal 1910 si trova nei Giardini della Giarina, tra Lungadige Teodorico e l’Interrato dell’Acqua Morta, a pochi passi dal Teatro Romano.