Passione ed eccellenza in bottiglia
- REDAZIONALE
Non solo buon cibo nella bella Verona, ma anche ottimo vino! In Veneto, in generale, difficilmente i vostri palati resteranno delusi e se siete amanti del buon vino vi trovate nel posto giusto. Una regione al primo posto nella produzione di prodotti certificati, con pregiate denominazioni, famose e amate in tutto il mondo, come il trevigiano Prosecco e il veronese Valpolicella.
Valpolicella letterario.
"Leggero, secco, rosso e cordiale come la casa di un fratello con cui si va d'accordo".
Così il colonnello Cantwell, personaggio protagonista del romanzo "Di là dal fiume e tra gli alberi" di Ernest Hemingway, descriveva il Valpolicella.
L’area di Verona vanta un’antichissima tradizione vitivinicola, con zone come la Valpolicella e la Valpantena, i dintorni di Soave e la zona del Garda, da sempre vocati alla coltura della vite, con terreni ricchi di minerali e un clima continentale che ben si presta alla resa di prodotti di eccellenza.
Pitstop enogastronomico
Il centro di Verona è un proliferare di enoteche e osterie, dov’è d’obbligo prendersi una pausa rilassante e concedere ai propri sensi un momento di beatitudine, sorseggiando un calice di nettare d’uva. Nulla rigenera mente e corpo quanto un genuino bicchiere di buon vino accompagnato da un goloso cicchetto (termine che ha origine nei bàcari veneziani e indica i vari tipi di finger food che accompagnano l’aperitivo), in pieno stile veneto.
Passione rossi
I vini rossi sono la punta di diamante della produzione enologica scaligera. I vitigni alla base di questi tipi di vinificazione sono Corvina, Corvinone e Rondinella, che ci regalano vini come il Valpolicella (anche Classico e Superiore), il Bardolino, il Recioto della Valpolicella, il Ripasso e l’Amarone. Forse non sapevate che quest’ultimo, il re dei vini veronesi, è nato a metà degli anni Trenta del Novecento per errore. La leggenda vuole che nel 1936 Adelino Lucchese, capocantina della Cantina Sociale Valpolicella, resosi conto di aver dimenticato una botte di Recioto (vino passito la cui fermentazione viene bloccata per mantenere un certo livello di residuo zuccherino), ne avesse assaggiato il contenuto, esclamando poi “questo vino non è amaro, è Amarone!”. Il vino aveva completato la fermentazione, dando vita a un passito secco e corposo, dal sapore importante e dal bouquet decisamente intenso. Galeotta fu la sbadataggine del nostro caro Lucchese! Grazie a lui ora la provincia di Verona vanta uno dei vini più pregiati al mondo. Personalmente, vista la potenza del suo aroma, piuttosto che abbinarlo a un piatto, preferisco godermelo da solo, da meditazione.
Non solo rossi! I bianchi veronesi
Non possiamo di certo dimenticare i vini bianchi! L’area scaligera, infatti, nonostante sia più famosa per i rossi, vanta anche una notevole produzione di ottimi vini bianchi. Il più famoso di tutti è senza dubbio il Soave, vino di antichissima origine. Pensate che già nel V secolo d.C. il senatore Cassiodoro, raccomandandolo all’imperatore Teodorico, lo definiva un vino che:
"Riluce come lattea bevanda, di chiara purità […], di gioviale candidezza e di soavità incredibile."
Questo vino a base di uva Garganega è stato uno fra i prediletti da Gabriele D’Annunzio e conquistò fama e prestigio agli inizi del Novecento, quando le maggiori case enologiche veronesi iniziarono a promuovere i loro prodotti sui mercati nazionali ed internazionali. Proseguendo coi bianchi troviamo il Recioto di Soave, delizioso vino passito e prima DOCG della Regione Veneto, il Custoza, il Lessini Durello, un ottimo spumante prodotto nella zona collinare compresa tra la provincia di Verona e quella di Vicenza, e l’altro vino di confine, il Lugana, che troviamo nella zona di Sirmione, a cavallo fra Veneto e Lombardia.
"Una bottiglia di vino contiene più filosofia che tutti i libri del mondo." (Louis Pasteur)
Che siate degli appassionati amanti del vino oppure no, il mio consiglio è quello di concedervi almeno una rapida visita al tempio del vino veronese, l’Antica Bottega del Vino. Tra i numerosi e rinomati Ristoranti Tipici di Verona, questo locale, che ha origini nel XVI secolo, è un vero e proprio paradiso per i gli amanti del buon vino e si distingue per una ricca e raffinata selezione di etichette a livello internazionale.
L’agenda del winelover
Non possiamo parlare di vino, infine, senza nominare l’annuale appuntamento con Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e Distillati che ogni anno ad aprile porta in città milioni di visitatori. E per i non operatori del settore c’è Vinitaly and the City, il fuori salone che offre un’ampia gamma di eventi collaterali in centro storico, con degustazioni, cene a tema e incontri di vario tipo. Ne approfitto, visto che avete l’agenda aperta, per segnalarvi un altro evento imperdibile che si tiene ogni anno ad ottobre: Hostaria Verona. Il festival del vino di Verona riunisce nel suggestivo contesto del centro storico scaligero le migliori cantine della provincia. Passeggiando tra le vie e le piazze della città, potete fermarvi negli stand e degustare le tante eccellenze enologiche locali. Un’avventura alla scoperta dei più buoni vini veronesi!
Vi saluto segnalandovi altri due appuntamenti da non perdere, entrambi ospitati a Palazzo della Gran Guardia: Anteprima Amarone, che si tiene ogni anno a inizio febbraio, e Soave Versus, rassegna dedicata al vino Soave, solitamente il primo fine settimana di settembre.
Nell’attesa del vostro arrivo a Verona inganno il tempo con un calice di buon vino alla vostra salute... cin cin!